…E’ fruscio di abbraccio, è contatto che sfiora le corde del cuore e le fa vibrare di dolcezza e soavità.
…un’onda lieve che sfiora senza toccare, è liscia, trasparente e azzurra come il mantello della principessa delle fiabe.
…si muove in un tempo senza confini, nel “tempo infinito del cuore”. Il suo spazio è quello in cui la sofferenza si fa più leggera per diventare abbraccio di compassione.
…è fatta di piccoli indizi lasciati sul terreno della vita; la tenerezza è tale nel dolore come nella felicità perché il filo di cui è intessuta la coperta con la quale avvolge tutte le creature è filo d’amore.
La tenerezza appartiene al magico mondo dell’infinitamente piccolo, è il particolare che non si nota. È un sentimento del quale prendersi cura…
(9 ottobre 2020, Giuliana BÈRENGAN)
La tenerezza anima il nostro modo di vivere, ci fa sentire l’altro come persona e non come cosa, aiuta a immedesimarci nella vita interiore degli altri e a farne riemergere le attese e le speranze. La tenerezza si esprime con il linguaggio delle parole, e con quello del corpo: uno sguardo, un sorriso, una lacrima, una stretta di mano, una carezza, un abbraccio.
“…La tenerezza è uno stato d’animo che consente di entrare in un dialogo silenzioso con le persone e con le cose, in un dialogo scandito dagli sguardi e dalle parole.” (A. Peluso).
“Non c’è cura dell’anima e del corpo, se non accompagnata dalla tenerezza che, oggi ancora più che nel passato, è necessaria a farci incontrare gli uni con gli altri, nell’attenzione e nell’ascolto, nel silenzio e nella solidarietà”. Tratto dal libro “Tenerezza”, Eugenio Borgna (Einaudi, 2022).